Ci fermiamo a guardare gli effetti del vento?

Ho capito che è finito tutto. Non me n’ero mica accorto all’inizio. Te n’eri andata ma non ci ho creduto.
Una pausa, un momento, il necessario distacco… poi ti sarei mancato, ne ero convinto.
In auto, oggi, ho lanciato uno sguardo al sedile del passeggero, così tristemente vuoto. Mi sono sforzato di immaginarti al mio fianco, con me che ti tengo la mano mentre guido, e tu che ti allunghi per darmi un bacio sul collo. Addirittura, per un solo momento, sono riuscito a sentire il tuo profumo. Ho pensato che sarebbe stato bello imbottigliarlo.
Intanto, mentre io mi agito per mettere a tacere questo strano bisogno, ho i crampi allo stomaco se penso che tu forse hai già rimosso tutto. Il suono della mia voce, a questo punto, ti sarà appena più familiare di quella di uno sconosciuto. Così, tra le mille cose che avrei ancora voglia di fare insieme, ho il coraggio di avanzare una sola richiesta, sperando riuscirai a capire: se ti va, ci fermiamo alla finestra a guardare il vento che soffia. Prometto che non ti tocco, che non mi volto neppure a cercare un tuo sguardo. Giuro che mi accontento di sentire il tuo respiro calmo, mentre là fuori sembra il finimondo.

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