Sogno d’una notte di mezzo inverno

Sarà che tu torni nei modi più disparati ed io non sono mai pronta: basta il tuo nome prepotente che si fa largo in mezzo alle conversazioni, la nostra foto più bella che sbuca anche se non la cerco mai, il tuo profilo addirittura nelle sagome formate dalle nubi. È sufficiente una voce che somigli alla tua, una frase che hai già detto e mi è rimasta impressa, o tornare  da sola negli angoli di mondo condivisi e ritrovarsi a camminare insieme alla tua ombra.

Il problema – mi sono detta- è che non sono mai stata troppo brava a reggere le assenze. Con la nostalgia  in fondo ci convivo da sempre senza averci mai fatto l’abitudine. Sarà che neanche con le presenze me la cavo proprio bene, io e il mio talento innato per la solitudine.

Eppure ti ho sognato anche stanotte. Forse era già mattina… Da allora ci ho provato in mille modi a cancellare il tuo sapore dalle labbra ma non credo d’esserci riuscita. Quanto sono veri i baci che non abbiamo dato?
È quasi notte ed io non sono ancora sveglia.

notte

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