25 cose che ho capito in 25 anni

  1. La crescita non è un processo lineare. Così non è affatto detto che il giorno del tuo compleanno tu riesca davvero a sentirti più grande di un anno fa.

    Avrei voluto pubblicare questo elenco l’11 maggio scorso, il giorno del mio compleanno. Però, siccome “la crescita non è un processo lineare”, io forse non ero ancora abbastanza grande da contare 25 cose esatte. Così, da maggio ad oggi, ogni tanto di notte ho appuntato tra le note infinite del mio cellulare l’insegnamento che credevo di aver appreso durante le ultime 24 ore. Ieri notte ho raggiunto quota 25. Le leggerete in ordine sparso, perché ad essere ordinata – sulla carta, in casa mia, nella testa e nella vita – purtroppo non l’ho imparato ancora.
  2. Nessuno basta a se stesso. Nemmeno io.
  3. Anche quello che ti manca, prima o poi smette di farti male. Nonostante non smetta di mancarti.
  4. Non sono e non sarò mai fatta per emozioni tiepide.
  5. Non posso cambiare il mondo intero, ma posso decidere in quale angolo di mondo voglio vivere io e impegnarmi per fare in modo che almeno quello abbia l’aspetto e il profumo delle cose in cui credo.
  6. Un conto è l’orgoglio, un altro è l’amor proprio. Io ho messo da parte il primo decine di volte e lo rifarei ancora altre mille. Oggi però so che mettere da parte l’orgoglio va bene solo se non significa mettere da parte me.
  7.  L’intensità di certi affetti non ha nulla a che vedere coi parametri con cui si misurano tempo e spazio. Non conta quanto siano durati né quanto due corpi siano distanti.  si può stare molto vicini a qualcuno senza esserlo davvero, e si può, invece, essere tanto lontani e per tanto tempo, ma tenersi comunque stretti. Come in un eterno abbraccio.
  8. Farcela nonostante tutto è meglio che farcela secondo i piani.
  9. C’è troppo da scoprire al mondo per avere paura degli aerei.
  10. Se il bruco sopporta la crisalide prima di diventare farfalla, io posso adeguarmi alle trasformazioni. I cambiamenti costano fatica, ma qualche volta sono necessari.
  11. Casa è sempre casa. Anche quando ti dà mille motivi per voler scappare via.
  12. Voglio circondarmi di persone che hanno un’etica e che non si limitano alla teoria, anche significasse doverle contare sulle dita di una mano sola.
  13. Certi abbracci salvano l’anima.
  14. Si può restare una persona leale, corretta, addirittura buona se ci si sforza, anche dopo essersi presi un sacco di schiaffi in faccia. La cattiveria non ha mai nessuna scusa.
  15. Nessun rimpianto per quelli che ho perso pretendendo troppo. Rimorsi a non finire, invece, per quelli che ho trattenuto accontentandomi di troppo poco.
  16. Nessuno se ne va davvero per il tuo bene.
  17. Niente eguaglia la bellezza delle idee libere.
  18. Ci sono sere in cui tutto quello che serve per essere felici – ma felici veramente – sono una birra e un amico.
  19. Esiste un tipo di stanchezza che rasenta il miracolo: è quella che provi alla fine di una giornata in cui hai buttato il sangue, ma sei riuscita a tenere in piedi tutti i tuoi sogni per altre 24 ore.
  20. Nei rapporti umani mi piace chi sa metterci empatia.
  21. Non è vero che contano solo i fatti. Le parole giuste, al momento giusto, possono trasformare i sentimenti in uragani.
  22. Gli affetti a intermittenza non sono affetti.
  23. I rapporti tra due si salvano solo quando lo si vuole in due.
  24. Non so farmi scivolare addosso niente di quello che mi succede e, per quanto a volte faccia male, continuo a preferire quelli come me a chi non si lascia mai davvero attraversare.
  25. Non sempre il bene che fai, o che vuoi, ti torna indietro, ma la più recente delle cose che ho capito – e anche la più faticosa probabilmente – è che il bene in fondo non si fa per questo.
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